ASSOCONSULENZA ASSOCIAZIONE ITALIANA CONSULENTI DI INVESTIMENTO DIFFONDE L'ARTICOLO DEDICATO AL SISTEMA ECONOMICO ALBANESE ELABORATO DAL SOCIO ORDINARIO SERGIO SACCHI OPERATORE DEL GRUPPO INTESA SAN PAOLO CONFERMANDOSI ANCORA UNA VOLTA LA PIU' ESCLUSIVA PRESTIGIOSA E SELETTIVA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA IN ITALIA.
SISTEMA ECONOMICO IN ALBANIA
L’Albania è un paese in transizione, negli anni ‘90 uscì dal sistema socialista ed è ancora nella fase del trasferimento della proprietà pubblica in proprietà privata, tuttora nel lavoro resiste una predominanza degli occupati nell’agricoltura (60%). Il sistema finanziario con la sua ristrutturazione nel 1992 e stato caratterizzato dalla creazione di nuove strutture finanziarie e dalla privatizzazione delle banche. La crescita del PIL prevista nel biennio 2010-11 è del 2,7% (stime del FMI) mentre il rapporto debito pubblico PIL è cresciuto vorticosamente negli ultimi anni sino a sfiorare il 60%, a causa soprattutto del completamento dell’autostrada di Durazzo, con la differenza che ora la crescita del PIL non è più del 7/8% ma assai meno. Ora in presenza di deficit pubblico e delle pressioni dell’FMI si sta attuando una stretta al bilancio ed una riduzione della spesa pubblica. La scommessa di questo paese sta nella creazione di un tessuto imprenditoriale nazionale (ancora embrionale) che si affianchi alla laboriosità del fattore lavoro e che consenta un autonomo sviluppo economico, a prescindere dagli alterni andamenti del settore immobiliare. L’Italia è il primo partner con 400 iniziative imprenditoriali, soprattutto nell’edile, tessile e calzaturiero.
Recentemente le iniziative italiane di marketing per promuovere il ns. paese si sono moltiplicate e toccano ormai anche gli aspetti gastronomici, anzi proprio l’italian style è in fin dei conti il valore che ci proponiamo di far conoscere, esempio tra i meglio riusciti proprio dell’italianità è il Vogue lounge in via Ded Luli a Tirana un locale di forte tendenza e con cucina italiana che è punto di ritrovo per molti nostri connazionali protagonisti della vita economica albanese.
SISTEMA BANCARIO E BANCA CENTRALE D’ALBANIA
Lo sviluppo del settore bancario in Albania si può suddividere in tre fasi:
- 1992-1993 cambia tutto il sistema bancario da sistema ad unico livello a sistema a due livelli di banche.
- 1993-1997 si creano delle banche private per iniziativa straniera e delle joint-venture.
- dal 1997 ad oggi c’è una maggiore tendenza alla privatizzazione delle banche dello stato, (obbiettivo questo ormai raggiunto con la privatizzazione dell’ultima banca rimasta in mano dello stato) e si rafforza l’indipendenza della banca centrale.
La banca centrale dell’Albania è retta da un governatore, è una persona giuridica pubblica e svolge la sua attività tramite il Consiglio di Sorveglianza. L’unica autorità davanti alla quale risponde è il Parlamento a cui presenta dei rapporti semestrali in cui valuta la situazione economico-finanziaria del paese.
Obiettivo principale della B.C. è conservare la stabilità dei prezzi, stimolare e sostenere lo sviluppo economico ed il sistema dei cambi, il mercato finanziario interno, il sistema dei pagamenti. I fondi comuni d’investimento sono disciplinati dalla legge n. 7979 del 26.07.1995.
L’unità monetaria è il lek, un euro è pari a 134 lek.
KLV – LA COMMISSIONE DI BORSA
La commissione di borsa KLV (komisioni i letrave me vlere) fu creata in base alla legge n. 8080 del 01.03.1996 ed accettata dalla IOSCO, l’organizzazione internazionale delle commissioni di borsa.
KLV è composto da sette commissionari approvati dal parlamento ed è fornito di un potere sanzionatorio indiretto.
La missione di KLV è:
- difendere gli investitori in titoli
- mantenere l’efficienza del mercato
- Controllare la contrattazione dei titoli, le attività dei partecipanti al mercato
- mantenere Trasparenza, correttezza, concorrenzialità.
QRA – CENTRO REGISTRAZIONE DELLE AZIONI
Nel novembre 2002 KLV diede la licenza, come unica società di registrazione delle azioni, alla QRA che fu ideata come un’istituzione indipendente e specializzata nella registrazione delle azioni delle società private. In Albania esiste un mercato delle azioni, non regolamentato, al di fuori dalla borsa.
Le società per azioni con più di 50 azionisti hanno l’obbligo di registrarsi presso il QRA. Oltre a questo, le suddette società hanno l’obbligo di trasmettere tutte le informazioni sulle transazioni delle loro azioni. Queste società devono inoltre: 1) Comunicare la data della riunione dell’assemblea dei soci, 2) Calcolo del dividendo.
BORSA DI TIRANA
L’economia Albanese, in crescita e con limitate fonti di Finanziamento, ha bisogno dello sviluppo di un mercato finanziario. L’opzione ottimale sarebbe una borsa strutturata come una piattaforma multifunzionale di scambio per gli strumenti di mercato della moneta e di capitale. La creazione di un mercato per lo scambio degli strumenti di capitale è anche un punto di partenza per la creazione d’altre strutture e strumenti nel settore finanziario.
Dal 1998 la borsa di Tirana non scambiava titoli a causa dell’esistenza di un mercato secondario diretto tra le banche (mercato questo previsto dal legislatore che permette lo scambio dei buoni del tesoro in un mercato OTC). Allo stesso tempo il QRA ne registra un considerevole numero di azioni scambiate fra privati. Nel novembre 2002 KLV, unica autorità di controllo del mercato dei capitali in Albania, diede la licenza per operare come unico mercato dei titoli (azioni, obbligazioni, titoli di stato) in Albania all’ormai società per azioni Borsa di Tirana. La società Borsa di Tirana ha un unico proprietario, lo Stato (il ministero delle finanze). Il mercato dei titoli in Albania è regolamentato dalla legge 8080 del 01.03.1996 modificato con la legge 8168 del 05.12.1996 e con la legge 8745 del 22.02.2001. La legge determina i tipi dei titoli scambiabili sul mercato, la modalità della loro emissione, l’organizzazione e l’attività del mercato dei titoli, la licenza e l’etica dei soggetti attivi nell’investimento in titoli. L’esaurimento delle capacità di finanziamento da parte delle banche alle grandi imprese porterà inevitabilmente alla considerazione della possibilità di usare la borsa come alternativa di finanziamento.
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